Finalmente primavera!

Il 25 e 26 aprile 2021 le 4 classi di terza hanno portato a termine un vero e proprio “Ortoattack“, creando in poche ore il GIARDINO DEGLI AROMI e 4 AIUOLE PER ORTAGGI E ZUCCHE.
Durante i lavori i ragazzi hanno potuto consultare lo zoologo Flavio DelFante per conoscere e scoprire la fauna presente nel terreno e nel compost.
Il lavoro da orticoltori è stato affiancato da un atelier artistico che ha dato un raffinato tocco al risultato finale. Guardare per credere.

Lavori invernali – Dicembre 2020

Il suolo è uno spazio vitale, una fonte di biodiversità nonché un regolatore del regime idrico, di nutrienti e anche di sostanze inquinanti. Durante i mesi invernali il terreno può apparire statico e morto. Invece la vita al suo interno continua e per questo è molto importante averne cura, soprattutto se si prevede di creare un orto.
Durante questi mesi di quiete si può procedere a PACCIAMARE il terreno, cioè ricoprirlo con foglie, paglia o altro materiale organico. Ma perché?
La risposta può venire dall’osservazione della natura: il terreno in natura è sempre pacciamato, cioè coperto. Il suolo nudo, senza erba, foglie altro materiale vivo o in decomposizione non esiste naturalmente. Se un terreno è completamente spoglio non è vivo, come accade nel deserto o nelle zone rocciose. Da questa semplice osservazione comprendiamo che se vogliamo far crescere le nostre piante commestibili il più possibile in modo naturale si deve coprire il terreno. La copertura ha molte funzioni: protegge la terra (e i suoi abitanti) da caldo o freddo eccessivi, limita l’evaporazione e quindi mantiene più a lungo l’umidità, rallenta la crescita di piante spontanee in quanto ferma il passaggio della luce necessaria per la loro crescita, evita il compattamento della terra quando piove.
Lavori autunnali – Settembre 2020

I primi lavori hanno riguardato la pulizia dell’area intorno al biotopo e la sistemazione di una compostiera termica in cui i gruppi di educazione alimentare depositano i resti vegetali al termine della lezione di cucina. Questo tipo di compostiera, mantenendo alta la temperatura del compost, accelera i tempi di decomposizione e dovrebbe permetterci di utilizzare l’humus, cioè il terriccio ricco di materia organica, già nel prossimo autunno.
Ecco un documento del Dipartimento del territorio per approfondire l’argomento del compostaggio: